Fetishdea e Slave Luca
9 Maggio 2010 - Luca il peggior schiavo
Mi chiamo Luca e sono il peggior schiavo della nostra divina Lady.
Dopo una latitanza di oltre un anno, ho trovato il coraggio di disturbare la divina Fetishdea per chiederLe se aveva bisogno di un servo per le pulizie primaverili.
Non potevo crederci quando la divina Signora mi ha convocato per sabato 9 maggio entro le 11, con una precisa raccomandazione ....... “Questa è l'ultima possibilità che ti do di vedermi” ........... qualora fosse sorto il problema dell'ultimo secondo non avevo scelta .......... la Padrona sopra ogni cosa.
Arrivo nella dimora della Dea
Alle 10.58, dopo una folle corsa in autostrada, arrivo dalla Dea.
Entro nel salone della Sua reggia e subito mi pongo in ginocchio omaggiandola con un bacio ad ognuno del Suoi divini piedi.
La trovo ancora in pigiama notturno, ma vi posso assicurare è di uno splendore assoluto anche in tale versione.
L'accompagno subito al bagno dove mi inginocchio di fronte al water e assumo la posizione di reggi rotolo di carta igienica mentre la Divina Signora rilascia il Suo divino nettare nella tazza.
Poi delicatamente Lei srotola la carta igienica dal l rotolo che le mie dita reggono e si asciuga, permettendomi poi di annusare da vicino il divino odore.
Successivamente Ella mi ordina di aiutarLa a vestirsi. Le sfilo il pigiama e La aiuto ad infilarsi un paio di pantaloni neri eleganti, una maglietta leggera ed eccomi pronto a farLe da sgabello per permetterle di truccarsi tranquillamente allo specchio.
Scesi al piano sottostante le calzo uno splendido ed elegantissimo paio di scarpe decoltè nere di Valentino, fine pelle di razza, ornate di anelli di colore acciaio ed oro ed un inserto dorato sui tacchi sensualissimo.
Passo quindi a caricare la mia auto di numerosi oggetti che la Divina Signora deve consegnare e sono costretto a svolgere tali operazioni di corsa, su e giù, per la rampa del garage perchè la Divina Signora vuole sempre vedermi scattante e pronto.
Prima di chiudere casa la Divina prende una canna di bambù da utilizzare in caso di mancanze o mie imprecisioni che non tarda ad utilizzare in quanto già da subito non sono pronto nel richiudere la portiera dell'auto dopo che vi è salita
Dopo aver eseguito la prima commissione, che mi ha visto impegnato nello scaricare l'intero bagagliaio e poi ricaricarlo nuovamente, la Divina Signora mi ha condotto in una bellissima fioreria dove ho potuto farLe dono di un altrettanto bellissimo mazzo di peonie dai colori rosa, giallo, crema e rosso.
Successivamente siamo andati in centro città in una magnifica “Gastronomia” per acquistare qualcosa per il pranzo della Divina Signora.
Una volta parcheggiata l'auto, ho seguito la Signora nella posizione del servo, camminando dietro le Sue spalle ed alla Sua destra, tenendomi a circa 50 cm di distanza con le braccia dietro la schiena, pronto ad esaudire ogni esigenza della Signora.
Le scelte dei prodotti in quel negozio di gastronomia è stata sapiente e allo schiavo non è restato che pagare il conto e portare la borsa delle pietanze.
Una volta rientrati a casa ho avuto l'onore di servire alla Divina Signora i cibi in precedenza acquistati accompagnati da un eccellente vino rosso, dono di un altro schiavo.
Una volta terminato di servire ho assunto la posizione dello zerbino sotto il tavolo così permettendo alla Divina Signora di posare le sue estremita' sul mio offerto ventre, una comoda degustazione.
Ogni tanto Lei si sporgeva e lasciava cadere dalla Sua bocca qualche avanzo che avidamente non mi lasciavo sfuggire, così come l'acqua o il vino che mi versava direttamente dalla Sua meravigliose labbra........
Terminato il pranzo ecco iniziare lavori pomeridiani......
Sotto stretto controllo e stimolato da una frusta di cuoio particolarmente insidiosa, ho pulito tutto il canale di scolo del garage dalle foglie , in ginocchio, con la Padrona che a tratti mi cavalca, oppure disteso a terra sottomesso dal piede della Divina Signora......
Dopo un accurata pulizia di tutta quella zona, la Divina Signora desiderava divertirsi un poco torturandomi e così ha provveduto a praticare un leggero bondage del pene e a giocare pesantemente con i morsetti sui miei capezzoli....... per poi farsi adorare dallo schiavo inginocchiato, le mani bloccate da manette ben strette........
Qui ho commesso lo sbaglio di affermare che da tale posizione non mi sarei mai alzato, la signora mi mostra che ogni ordine da lei impartito è un ordine assolutamente effettuabile..
Il mio cretino intervento fa un poco arrabbiare la Signora, la quale comunque non urla, rimane sempre controllata, ed io comincio a tremare davvero…
La punizione è stata esemplare .......... una trentina di frustate sui palmi delle mani bloccate dalle manette , da togliere il fiato .......
Dopo questa parentesi sono ripresi i lavori con la pulizia del giardino accompagnata da un Suo controllo stretto e dall'utilizzo frequente della canna in bambù....
durante questo lavoro gradevole in giardino, telefona un altro slave che si offre a talgiare le siepi, la signora mi conceda, sono le 15 e 30 ,
peccato, sarei rimasto altre ore con la Signora , il tempo con Lei è sublime
..... Che dire..... una giornata meravigliosa al servizio della più grande e professionale Padrona Italiana .......
ed un grazie infinite a Colei che è talmente superiore da accettare il ritorno di un pessimo schiavo come me, che comunque non ha più alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire l'onore di servire una così grande Divinità in ogni Sua esigenza.
suo servo luca
Pagella di Lady Dea sul servo Luca:
Difetti tanti: E’ indeciso e chiacchierone, a volte addirittura invadente e necessita di un costante e vicino controllo se lo si vuol tenere a bada ed addestrare come si deve.
Psicologicamente è più fetish che maso, ed in questa confusione di ruoli ancora si dibatte.
A sua difesa va l’età (sulla trentina), l’inesperienza e la sua voglia di apprendere, pur se irruenta.
Giudizio finale:
Come slave fisso non lo accetto quindi nel mio harem, e me ne servirò solo occasionalmente, però…
Però darò a lui la possibilità di redimersi, sono certa infatti che, nel tempo e seguendo i miei dettati, applicandosi, insomma, potrà divenire degno di essermi ai piedi.