Dea e Sl. Bancomat
8 Agosto 2010 - Money slave bancomat
Era da un po' di giorni che cercavo tra i vari siti in cui le mistress pubblicano i loro annunci una bella Padrona alla quale avrei potuto adorare le stupende estremità ed appagare quella voglia di adorazione che giunge particolarmente nella stagione estiva.
Tra le varie inserzioni ed i siti la ricerca mi porta al sito della stupenda FetishDea.
Inizio a visitare cercando tra i link alle foto ed i video, leggo i forum e noto che la Divina Dea ha una folta schiera di servetti a suo cospetto.
La scintilla tuttavia scatta quando mi connetto al sito fetishdea.it quello in cui la Domina ricerca servetti che siano in grado di accontentare le sue esigenze, money slave pronti ad inchinarsi e farsi controllare e guidare dalla Duprema Dea
Mano a mano che leggevo i vari links postati immaginavo quale sensazione si potesse provare servendo una Padrona del calibro di FetishDea, una persona abituata al meglio, ad avere tutti gli uomini al suo cospetto e immaginavo come sarebbe stato per la prima volta poter servire realmente una Padrona.
Avendo avuto solo esperienze limitate a sessioni fetish fini a se stesse, l'idea di potere essere controllato e comandato per telefono o per mail, l'idea di ricevere un ordine a distanza e riuscire ad esaudirlo catturava sempre più la mia mente.
Mi decido scrivendo una mail ti presentazione, poche righe senza nessuna pretesa o richiesta particolare.
La risposta il giorno dopo arriva lapidaria ...perchè occuparmi di te? Dammi una motivazione e vedrò cosa fare della tua vita...
Quella risposta ha dato una scossa al mio equilibrio, fino ad allora mi ritenevo un sottomesso, in realtà capivo in quel momento che non sapevo nulla, non avevo coscienza di quale fosse il significato di appartenere mente e corpo ad una Dea.
Le rispondo il giorno dopo scrivendo più o meno parole di circostanza, che avrei voluto essere sottomesso e che sarei stato disposto ad essere il suo servetto, tutto questo ovviamente senza avere piena coscienza di come sarebbero andate le cose da li in avanti.
Il giorno dopo la Dea mi risponde semplicemente dicendomi di chiamarla, avrebbe avuto bisogno di un servo che avrebbe supportato i suoi preparativi alla partenza per le vacanze estive.
La risposta andava a destabilizzare ulteriormente la mia psiche, ogni volta che leggevo e rileggevo quella mail un brivido trascorreva la mia schiena, non riuscivo a controllarmi, pensavo alla telefonata, a cosa avrei potuto dirle, tutto in quel momento passava in secondo piano.
Mi faccio coraggio e chiamo, mi risponde la Dea con voce secca, io mi annuncio e lei molto gentilmente mi liquida dicendo che era impegnata e che avrei dovuto chiamarla dopo circa 20 minuti.
metto giù, mi tremano le mani, avevo paura di dire stupidaggini che potessero fare alterare la Padrona, attendo i 20 minuti, la mia mente è sempre più confusa.
Richiamo all'ora stabilita sono teso ma voglio andare fino in fondo.
La Dea mi risponde, il tono è gentilissimo, mi mette a mio agio, mi fa delle domande riguardo le mie esperienze da schiavo, le Padrone che ho frequentato a Milano e mi chiede cosa mi aveva impressionato maggiormente guardando il suo sito.
E' evidente che il suo volto, i suoi occhi magnetici, il suo corpo rappresentano un'arma letale per chiunque, solo osservandola si ha subito l'impressione di avere a che fare con una vera Domina, una persona che fa del BDSM un vero stile di vita.
Si capisce subito dalla conversazione che lei non cerca sottomessi al fine di intrattenere sessioni, lei vuole che lo schiavo sia a sua disposizione sempre, chiede serietà e costanza nel rapporto e si capisce inoltre una cosa fondamentale: tiene molto a mantenere saldo il rapporto con ogni schiavo.
Le dico subito che è mio interesse diventare suo umile servo e che mi mettevo a disposizione per far fronte alle esigenze che una Divina creatura necessita al fine di mantenere il suo status.
La conversazione termina, mi sento sereno e l'unica cosa che mi preme da quel momento è esaudire i suoi ordini.
Provvedo a fare in modo che possa ricevere una pedicure prima che partisse per le ferie e mi impegno affinchè possa avere la libertà di scegliere delle comode ciabatte da calzare in vacanza.
La mattina seguente la Dea mi risponde compiaciuta del fatto che il suo nuovo servetto avesse ubbidito e mi ordina nuovamente di mettermi alla ricerca di un modello di ciabatte che l'avevano colpita particolarmente.
Da quel momento capisco che i suoi ordini sono diventati linfa vitale, non avevo mai provato una sensazione simile ossia quella di essere cerebralmente sottomesso ad ogni suo volere, la Dea da quel momento era Padrona della mia mente consapevole del fatto che ogni suo ordine sarebbe stato portato a compimento.
Ogni cosa passava in secondo piano, l'eccitazione con la quale reagivo nel leggere i suoi semplici ma determinati ordini mi spogliava di ogni potere, dovevo prendere una direzione che era quella che mi era stata impartita.
Mi muovo, ricerco i negozi, telefono e mi informo, purtroppo quel modello non è più disponibile nel numero richiesto.
Chiamo la sede che mi conferma la triste notizia.
Onestamente temevo un la reazione della Dea, la quale di fronte al mio sconforto nel non essere stato in grado di trovare l'oggetto che desiderava apprezzava lo stesso l'impegno.
In qualche modo avrei voluto rimediare, non volevo deludere la Divina.
La mattina attendendo la sua email come un cagnolino potrebbe attendere il pasto dalla sua Padrona, ricevo la richiesta di cercare un modello che potesse sostituire quello che aveva chiesto inizialmente.
La Divina accenna una preferenza ma sottolinea il fatto che il costo del modello era superiore a quello precedentemente indicatomi.
Poco importava per il sottoscritto, in quel momento la priorità era soddisfare la Divina, non potevo deluderla per la seconda volta, chiamo la società ed ordino on line l'ultimo paio di ciabattine Dior disponibili.
Mi preoccupo che tutto fosse a posto e che il regalo arrivasse direttamente all'indirizzo che mi era stato indicato.
La Divina aveva finalmente ottenuto un paio di ciabattine preziose tanto quanto lo stile e la bellezza delle due supreme estremità.
La Dea comunica via emai di essere soddisfatta dell'operato del suo servetto e lo delizia regalandogli una sua immagina che la riprende in tutto il suo splendore.
Così si conclude la prima settimana trascorsa come umile servo della Suprema Fetish Dea.
Posso affermare piacevolmente che la mia vita è cambiata, l'idea di poter servire una creatura superiore quale la nostra Dea, di essere sotto il suo controllo e sottomesso cerebralmente al suo volere rende qualunque schiavo completo
Servo bancomat